Premio Nazionale - finalisti

Orecchini Fabio

sezione premio: Innovazione tecnologica e fusione dei linguaggi 2018 - Vincitore
opera: Terraemotus
biografia: (Roma, 1981) realizza opere che attraversano diversi ambiti e media artistici rivolgendo la sua attenzione alle dinamiche linguistiche e culturali di incorporazione e controllo dell'immaginario. Ha presentato i suoi lavori nei maggiori Festival italiani di poesia e nei Musei d'arte contemporanea Ex G.I.L di Campobasso, Sotterranei del Palazzetto dei Nobili de L'Aquila e MAXXI di Roma. Ha partecipato ad alcune collettive tra cui<Lungo il confine (Teatro Lux, Pisa), Il corpo del Rialto (Rialto, Roma), Forme e Transforme (Archimuseo Accattino, Ivrea). Nel 2014 ha pubblicato per i tipi di Luca Sossella Editore l'opera testuale e verbosonora Dismissione (post-fazione di Gabriele Frasca) in collaborazione con il progetto musicale Pane. Del 2016 l'installazione testuale ed artistica TerraeMotus, con il libro d'arte Per Os (nota di Tommaso Ottonieri) pubblicato nel mese di novembre 2016 per le edizioni Sigismundus. Collabora con la rivista Argo, per la quale ha curato la raccolta Calpestare l'oblio (Cattedrale, 2010) e la prima traduzione italiana di After Lorca di Jack Spicer (Gwynplaine, 2018), e con l'Art Factory RialtoOccupato di Roma per la quale organizza mostre ed installazioni d'arte contemporanea.
descrizione catalografica: www.terraemotus.site/
presentazione poeta: Terrae motus è opera corale nata dallo scenario postsismico dell'Aquila in processo di ricontaminazione e riscrittura continuo che, procedendo per fallimenti e mantra assemici, ha dato voce-traccia a fratture, ricomposizioni, tessiture e sommovimenti. Un'installazione in fieri che continuamente si riaggrega in forme differenti nutrendosi delle Relazioni -intercorse- tra gli artisti che l'hanno plasmata -ridefinendosi-, con gli ambienti in cui si è insediata e con tutte le persone che l'hanno attraversata ed esperita, spazio installativo immaginato come un universo ctonio, popolato da corpi disabitati, muti come radiografie di bocche -fossili del dire- cartografie inesatte di un abbandono annunciato, mentre una macchina sciamanica trascrive incessantemente la traccia del remoto, della terra il moto, oltre il confine della lettera, <a cardio/sismo/grafare gli ipocentri dell'impronunciato, lì, proprio lì, dove ogni traccia di voce viene a mancare>. Allegoria dell'odierno luogo <comune>, il nostro tempo, che non da scampo, e come un forcipe attrae_sottrae vita, verità e vita.

Policastro Gilda

sezione premio: Poesia edita 2017
opera: Esercizi di vita pratica
biografia: è scrittrice e critica letteraria; ha pubblicato saggi su Dante, Leopardi, Manganelli, Sanguineti, Pasolini. Tra i romanzi Il farmaco (Fandango 2010); Sotto (Fandango 2013); Cella (Marsilio 2015); tra i libri di poesia Non come vita (Aragno 2013); Inattuali (Transeuropa 2016) e Esercizi di vita pratica (Prufrock spa 2017). Collabora con supplementi, riviste e blog letterari e dal 2017; è docente di poesia presso la scuola di scrittura Molly Bloom.
descrizione catalografica: Esercizi di vita pratica / Gilda Policastro. - Costa di Rovigo : Prufrock, 2017
presentazione poeta: Esercizi di vita pratica di Gilda Policastro, la cui fisionomia stilistica è ormai riconoscibile e riconosciuta nel fondale letterario attuale, entra nella compagine di finalisti della terza edizione del Premio Nazionale Elio Pagliarani a pieno titolo e con alcune originalità e maestrìe che consideriamo già paradigmatiche e per molti aspetti nel segno di Pagliarani. Innanzitutto Esercizi di vita pratica è scrittura di identificazione e scompiglio, una fenomenologia della scrittura da ascolto, dove ogni voce fuori campo o di fondale è reperto arcaico sempre in s-concerto. Ricercando le condizioni che hanno determinato l'origine della scrittura ricordiamo quello che Elio Pagliarani scrisse: lo spirito umano ha più bisogno di piombo/ che di ali. Un lavoro di collocazioni dunque, di spostamenti, pesi, frammenti che si discosta da ogni forma di manierismo ricercando e cogliendo i nessi della comunicazione distorta e piana del current reality intercettando ogni forma per conseguire il risultato periglioso e alieno di un'altra scrittura che da interferenza diviene riferimento. Il testo è stato quindi prescelto per questo contributo alla ricerca linguistica in primis, per aver congegnato ed elaborato un sistema complesso e già memorabile avvalendosi di tecniche e invenzioni, scarti, accostamenti e frizioni utilizzando i rumor, una mood babele, pezzi del puzzle ossessivo e socializzante e intercettandoli ai fini del risultato per escogitare forme linguistiche inedite. Per queste e per altre motivazioni che avranno modo e contesto d'essere analizzate salutiamo Esercizi di vita pratica di Gilda Policastro come un risultato della lingua italiana nuovo e atteso nel panorama attuale. Scrive Donna Haraway, filosofa americana, caposcuola della teoria del cyborg che donna e macchina appartengono alla realtà sociale quanto (o meglio come) alla finzione. Ogni scrittore dovrebbe essere un po' cyborg come in questa nuova pubblicazione di Gilda Policastro.

Policastro Gilda

sezione premio: Poesia edita 2015
opera: Inattuali
biografia: Collabora con riviste, supplementi e blog letterari, ha pubblicato saggi di critica, i romanzi Il farmaco e Sotto (Fandango 2010 e 2013), i libri di poesia La famiglia felice (d'if 2010), Antiprodigi e passi falsi (Transeuropa 2011), Non come vita (Aragno 2013) e l'e-book Inattuali (Transeuropa 2015)
descrizione catalografica: Inattuali / Gilda Policastro. - Massa : Transeuropa, 2015. - 40 p. ((E-book - Collana: Nuova poetica
presentazione poeta: «Inattuali» è tutto dentro al nostro cielo contemporaneo, fatto di una lingua che non è salvifica e non promette niente, che mischia e compone frammenti di discorso tratti dal quotidiano. In essi e portata da essi la ragazza Gilda governa il processo vitale e lancia al lettore la sua freccia precisa emozionandoci senza emozionarsi né autocommiserarsi.

Pugno Laura

sezione premio: Poesia edita 2016
opera: Bianco
biografia: ha pubblicato in poesia: Bianco (Nottetempo 2016); La mente paesaggio (Perrone 2010) e Il colore oro (Le Lettere 2007). L'ultimo romanzo è La ragazza selvaggia (Marsilio 2016); nel 2007 ha esordito con Sirene (Einaudi). Co-cura la collana I domani (Aragno). Dirige l'Istituto Italiano di Cultura di Madrid.
descrizione catalografica: Bianco / Laura Pugno. - Roma : nottetempo, 2016
presentazione poeta: Fin dall'esordio la poesia di Laura Pugno si pone su una linea che congiunge una concretezza quasi materica e un'astratta distillazione della lingua. In questa raccolta la tensione si accentua: il bianco, somma impercepibile di tutti i colori, diventa raggelata ipotesi di perfezione. Solo ipotesi (per fortuna), però: destinata a tramutarsi - salvificamente? - in qualcosa che si scioglie sulle dita.

Santori Irene

sezione premio: Poesia inedita 2017
opera: Il libro dei liquidi
biografia: è nata a Roma nel 1973. È autrice di raccolte poetiche, saggi critici, traduzioni letterarie. Tra le pubblicazioni: In tempo e disparte, Gazebo 2006; Jean Racine. Poesie Sacre, introduzione, traduzione e commento, Olschki 2011; Hotel Dieu, Empiria 2015. È autrice e conduttrice di Radio3-Rai e Radio Svizzera Italiana.
presentazione poeta: Costruzione per dissociazioni, a onta delle divisioni quotidiane, complice magari l'interruttore della luce e l'ironia. La fulminea impronta di un sentimento (correvo a prendere i tuoi occhi all'uscita dalla scuola), al passo con le dilatazioni della memoria. Lo scoppio della tragedia, intemperanza di vulcano. Come ritrovare se stessi dopo un tentativo di svenimento. Il formarsi e deformarsi delle nuvole, continuo cinema o sogno. Sdoppiarsi attraverso un figlio. Le sorti dell'umanità in un graffito. L'immensa intimità di un corpo ferito nelle proprie mani, selvaggina e lontananze. Infine (o attorno a tutto ciò), nicchie di allegorie per la Morte e i suoi aiutanti. Così si lascia navigare, navigando a vista nell'anima del lettore, goccia a goccia, il fresco e nativo Libro dei liquidi di Irene Sartori.